Campo di concentramento di Fossoli

campodiFossoli1943-1944

l campo di Fossoli, nella campagna di Carpi (Modena) svolse, tra il 1942 e il 1944, differenti funzioni come luogo di prigionia. La fase più tragica fu quella in cui venne gestito direttamente dalle S.S. naziste che vi rinchiusero prigionieri ebrei e oppositori politici successivamente trasferiti, in treno, verso i campi di concentramento e di sterminio. In quel periodo il campo di Fossoli rappresentò veramente, per molti prigionieri, l’anticamera della morte.
 
Nella campagna di Fossoli l’esercito italiano istituì, nella tarda primavera del 1942, un campo per prigionieri di guerra inglesi. Infatti in quel periodo l’Italia, entrata in guerra nel giugno 1940 a fianco della Germania, era impegnata, in particolare, nella guerra in Africa del nord contro l’Inghilterra. Proprio da questo fronte provenivano i prigionieri dell’esercito britannico che vennero rinchiusi a Fossoli. La vita di questi prigionieri non era particolarmente gravosa: ricevevano regolarmente i pacchi viveri della Croce Rossa Internazionale e le loro condizioni di vita erano accettabili.
 
La funzione del Campo di Fossoli cambiò radicalmente a partire dalla data in cui l’Italia annunciò di avere firmato un armistizio con gli Alleati, l’8 settembre 1943. Fu proprio nella notte tra l’8 e il 9 settembre 1943 che i nazisti occuparono il Campo di Fossoli, imprigionando i membri dell’esercito italiano che fino a quel momento avevano gestito il Campo e deportando verso la Germania i soldati inglesi. I nazisti erano interessati a questo Campo sia perché era già dotato di baracche in muratura per l’internamento dei prigionieri, sia per la posizione di Fossoli che si trova sulla linea ferroviaria diretta verso il passo del Brennero e che, di conseguenza, facilita i trasporti verso la Germania. Intorno alla fine di settembre i nazisti cedettero temporaneamente il Campo di Fossoli alla Repubblica Sociale Italiana che si era appena costituita nell’Italia del nord. I fascisti italiani della R.S.I. utilizzarono questo campo per rinchiudervi gli ebrei che sarebbero poi stati consegnati nelle mani dei nazisti e sarebbero stati da loro deportati verso i campi di sterminio. Questo fatto dimostra l’ampia collaborazione che la Repubblica Sociale fornì ai nazisti allo scopo di sottoporre anche gli ebrei italiani allo sterminio. A partire dal 15 febbraio 1944 il Campo di Fossoli venne gestito direttamente dalle S.S. naziste che ne fecero un campo di transito per ebrei e prigionieri politici. I nazisti, coadiuvati dai fascisti della Repubblica Sociale, rinchiudevano in questo campo ebrei e oppositori che, dopo una breve permanenza nel Lager, venivano deportati da qui verso i campi di concentramento e di sterminio. Furono oltre 5.000 i prigionieri deportati dai nazisti dal Campo di Fossoli. Circa la metà di essi erano ebrei che ebbero come destinazione finale le camere a gas di Auschwitz. Anche Primo Levi, dopo la sua cattura, fu temporaneamente imprigionato a Fossoli prima di essere deportato ad Auschwitz; nelle prime pagine suo famoso libro Se questo è un uomo egli descrive la sua breve permanenza in quel Campo. Nell’agosto 1944 i nazisti abbandonarono il Campo di Fossoli e organizzarono un Lager con funzioni analoghe a Bolzano, in una zona più riparata dai bombardamenti degli Alleati.

Tags: Concentramento, Sterminio

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